Di Francesco Caruso - Tue, 26 Nov 2013 12:43

Fin dai primi
anni 80 , i primi ecoendoscopi sono stati valutati nella pratica
gastroenterologica ed hanno permesso di stabilire una classificazione
ecografica tipo ultrasuoni-tumore-linfonodi-metastasi (u-TNM) per tutti i
tumori digestivi accessibili alla endocopia ad ultrasuoni (EUS) (esofago,
stomaco, duodeno, pancreas, vie biliari, canale anale, retto e colon).
L'ottima
visualizzazione delle pareti gastrointestinali ha egualmente fatto della
ecoendoscopia il gold standard per la diagnosi delle compressioni estrinseche
(che vengono al di fuori della parete del viscere in questione) e di alcuni
tumori benigni dalle caratteristiche ecografiche tipiche.
Al di fuori del
contesto neoplastico, esplorazione biliopancreatica è divenuta ben presto
un'applicazione nel campo dell’ecoendoscopia . Infatti, fin dai primi anni del
suo utilizzo, questa tecnica ha offerto un esame non invasivo particolarmente
adatto per la diagnosi dei calcoli del dotto biliare comune, ed una valutazione
attendibile del pancreas, comprese pancreatite e raccolte fluide. Molti
progressi tecnici (ecoguidata FNA, minisonde intraduttali, Doppler,
elastografia, ecografia contrasto, ecc . ) hanno migliorato le performance
diagnostiche della EUS ed hanno naturalmente portato ad applicazioni
terapeutiche. Il "blocco celiaco" nel caso di infiltrazioni dolorose
del plesso celiaco da parte di neoformazioni ed il drenaggio di cisti
pancreatiche sono state tra le prime procedure descritte, seguite da altri
gesti in via di sviluppo .
La sua capacità
di valutare pienamente il la perete digestiva aderente alla sonda e le aree
anatomiche adiacenti lo ha reso un valido strumento diagnostico non solo in
gastroenterologia, ma anche nell'esplorazione dei problemi extraintestinali (toracici,
vascolari, ginecologici, ecc.) . L'aspetto
interventistico di questa tecnica ha completato la performance diagnostica con l’eco-guidata
FNA, ed ha aperto il campo della terapia ecoguidata strumentale.
Ecco
i contibuti fondamentali della ecoendoscopia :
• stadiazione loco-regionale dei tumori
gastrointestinali
• diagnosi e caratterizzazione dei tumori sottomucosi
gastrointestinali
• valutazione delle principali affezioni non neoplastiche
biliopancreatiche
• esplorazione proctologica e nel bilancio d’estensione
digestiva della endometriosi profonda
Altre
applicazioni terapeutiche sono attualmente allo studio, e le prospettive di
crescita e di applicazione di questa metodica sono in continua evoluzione.
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