Le neoformazioni o nodui della tiroide sono frequenti ed il più delle volte benigne. Una visita accurata, gli esami di laboratorio ed una ecografia del collo sono in grado di guidare la diagnosi e gli eventuali approfondimenti diagnostici. Il sospetto di un nodulo maligno impone una agobiopsia ecoguidata: si tratta di introdurre un ago sottile transcutaneo all'interno del nodulo, utilizzando l'ecografia come guida, e prelevarne alcune cellule per analizzare le caratteristiche istologiche.
L'agobiopsia tiroidea (FNAB) ecoguidata è una metodica invasiva ma generalmente ben tollerata dal paziente poichè si tratta di sopportare soltanto il fastidio di una puntura sul collo. E' una procedura che si esegue in regime ambulatoriale e che non richiede una preparazione particolare se non un digiuno di almeno 6 ore. Non si esegue anestesia locale. Le complicanze della metodica sono in genere rare e ben controllate: le più frequenti sono il dolore nella regione anteriore del collo e l'ematoma/sanguinamento, per cui alcuni operatori, per determinati pazienti che assumono anticoagulanti orali, invitano a sospendere la TAO una settimana prima e sostituirla con eparina a basso peso molecolare sottocute.
Una volta eseguita l'agobiopsia si striscia il materiale su un vetrino, lo si fissa con determinate sostanze è si invia all'analisi citologica. Sulla base degli aspetti citologici riscontrati, esiste una classificazione che riconosce 5 categorie diagnostiche:
TIR 1: Lesioni non diagnostiche. L'agobiopsia non ha prelevato abbastanza materiale da poter essere analizzato, o quello prelevato non è idoneo. Spesso può succedere con i noduli piccoli. Ripetere l'agobiopsia a breve distanza.
TIR 2: Lesioni sicuramente benigne. Questa categoria esclude la possibilità attuale di un tumore, continundo comunque a seguire il nodulo nel tempo. No chirurgia, solo terapia farmacologica.
TIR 3: Lesioni incerte o indeterminate. Le caratteristiche citologiche non permettono di dire con certezza se si tratta di un nodulo benigno o maligno. Circa il 25-30% di questi noduli si dimostreranno maligni all'esame istologico, per cui il buon senso del chirurgo e l'esperienza porta alla chirurgia per questa categoria di noduli: una nuova agobiopsia spesso allunga i tempi terapeutici e spesso non aggiunge nulla di nuovo.
TIR 4: Lesioni probabilmente maligne. Nonostante non ci sia la certezza di malignità del nodulo, la probabilità che questo sia maligno è alta. Chirurgia.
TIR 5: Lesioni sicuramente maligne. Chirurgia.
Una cosa importante da sottolineare è che la diagnosi definitiva è ISTOLOGICA, per cui verrà poi fatta sul pezzo operatorio asportato.
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