L'ecografia tiroidea è una metodica non invasiva che, senza l'utilizzazione di radiazioni ionizzanti, è in grado di definire con precisione i caratteri morfologici della ghiandola in maniera dinamica. Per lo studio della tiroide, ghiandola endocrina posta nella loggia tiroidea della zona anteriore del collo, immediatamente al di sotto del piano muscolare pre-tiroideo e davanti alla trachea, 1-2 cm al di sopra del giugulo, è necessario utilizzare delle sonde ecografiche apposite ad alta frequenza (lineare da 7,5 Mhz). Ma come si esegue l'ecografia tiroidea?
L'esame comincia con il paziente posto in posizione supina sul lettino (steso pancia in aria) con il collo modicamente esteso per scoprire la regione anteriore del collo. L'esame non prevede una preparazione specifica, per cui il paziente NON dovrà restare a digiuno: soltanto nel caso di una ecografia seguita da biopsia è consigliabile un digiuno di almeno 6 ore.
Si lubrifica il collo del paziente con un gel d'acqua, per ridurre gli artefatti dovuti all'aria interposta tra la sonda ecografica ed il collo e si comincia l'esame prima osservando la tiroide nel suo insieme, poi osservando singolarmente ogni pozione: lobo destro, istmo tiroideo e lobo sinistro.
Verranno descritti i principali caratteri ecografici di ogni singola porzione (dimensioni, ecogenicità, omogeneità parenchimale, vascolarizzazione parenchimale con ecocolordoppler, rapporti con gli organi vicini).
Nel caso fosse presente una neoformazione, anche di essa bisogna definire tutti i caratteri: sede, ecogenicità, margini, presenza di eventuale capsula o pseudocapsula, vascolarizzione, eventuali calcificazioni interne, rapporti con gli altri organi e piani supericiali.
Un nodulo sospetto tipicamente è singolo, di nuova insorgenza o aumentato di dimensioni negli ultimi 3-6 mesi, ipoecogeno, a margini sfumati, con vascolarizzazione intra e peri lesionale aumentata.
Successivamente vanno valutate le regioni laterocervicali bilateralmente alla ricerca di linfoadenopatie sospette.
Tutti gli ulteriori approfondimenti diagnostici (scintigrafia tiroidea, agoaspirato o agobiopsia ecoguidata, risonanza magnetica del collo) devono partire dai dati definiti all'ecografia, che non può prescindere da una accurata visita medica ed esami di laboratorio appropriati.
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